Federico Ferrarini

Federico Ferrarini, 1976, vive e lavora tra Verona e Miami

Inizia la propria carriera verso la fine degli anni Novanta, mentre frequenta l’Accademia di Belle Arti tra Bologna e Venezia.

Il sole è l’archetipo che meglio rappresenta il processo creativo e il messaggio intrinseco al suo lavoro. La serie SOLE ha la propria origine dalla ricerca spirituale di Ferrarini e della sua continua e naturale evoluzione. Si tratta di una meditazione creativa profonda, che si realizza attraverso la vibrazione del colore e la gestualità dietro ad ogni segno. È lo spazio meditativo in cui coesistono il rispetto e la gratitudine nei confronti della vita, rappresenta il presente in costante evoluzione e che perciò non può essere interamente raffigurato. L’intenzione ultima dell’artista mira a generare uno Stargate, una guida al cammino della conoscenza di sé.

Ha collaborato con diverse gallerie in Italia e all’estero ed ha partecipato ad esposizioni presso istituzioni pubbliche e private di rilievo, tra gli altri il James L. Knight Center di Miami, Palazzo Garzoni Moro a Venezia, e più recentemente il Macro di Roma. Legato alla pittura, negli ultimi anni si avvicina alla scultura proponendo nel 2018 Vesseldata, opera pensata come estroflessione ambientale del suo archetipo pittorico -il sole- ed esemplificazione del Wormhole einsteniano. Il rapporto spazio-tempo è dunque centrale nella sua ricerca, attualmente rivolta verso un’indagine sul suo personale linguaggio composto dai monoliti, le entità che affollano le superfici dei suoi lavori e che vi si dispongono come guidati da una forza cosmica. Per le sue opere usa pigmenti puri e polveri minerali, colori vibranti che rendono le tele di forte impatto.

 

 

 

Federico Ferrarini lives, works, and was born in Verona. Occasionally, he works from his self-managed studio in Miami.

He began his research in the first decade of the 2000s. After his studies, he embarked on an empirical path of introspection, analysis, travel and experimentation.

He has established a solid collaboration with Dolci Colori of Verona, a company which produces pigments and raw materials, and is a technical sponsor for various projects. Experimentation has become the focus of his work.

His travels are concentrated mainly between China and the United States with exhibition projects and performances.

He has exhibited with the Stellatelli Collection at “Palazzo della Ragione” in Verona in December 2012, as part of the exhibition “Delle Dissonanze – This is not propaganda” curated by Beyond Factory.

In Miami he exhibited large-scale works at the James L. Knight Center, while in Wynwood he exhibited in two solo shows and several group shows curated by Julia Riley O’Sullivan of Fresco Art Magazine.

In 2017 he held a solo exhibition show in Venice at “Palazzo Garzoni Moro” curated by Manon Comerio. He has also presented exhibitions curated by Camilla Compagni as well as under the artistic direction of Ginevra Gadioli, some “site specific” projects of sculpture and painting, “Whormole Vesseldata” at “Palazzo Camozzini” in 2018 and at M.A.C.R.O. Museo di Arte Contemporanea in Rome with “Exquisitus Speculum”, the result of a collaboration with two Polish digital artists.

Ferrarini focuses on the use of various materials in order to experiment with new forms of expression. His creative process is one that leads him to investigate the vast universe of contaminations, while seeking collaborations with renowned companies.